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Il Kamasutra, questo (s)conosciuto

Il Kamasutra, questo (s)conosciuto

Il Kamasutra, dal sanscrito “Trattato sull’amore sessuale”, è il più antico testo dedicato dalla civiltà indiana all’amore sessuale, considerato uno dei tre scopi dell’esistenza. Composto probabilmente nel terzo secolo d.c. nell’India settentrionale da Vatsyayana Mallanga, autore di cui poco si conosce, contrariamente alla credenza popolare, non è solo un libro sull’amore e sulle diverse posizioni sessuali; temi che divennero noti nella cultura occidentale alla fine del XIX secolo grazie all’adattamento del manuale da parte di Richard Francis Burton, un esploratore britannico. Questa traduzione, sebbene considerata in retrospettiva selvaggiamente imprecisa e fuorviante, permise ad un ampio pubblico di scoprire le posizioni sessuali descritte suscitando grande interesse oltreché scalpore.

Di fatto l’opera, composta in prosa e versi, e costituita da 7 libri, 36 capitoli e 64 paragrafi, affronta la natura dell’amore, come trovare un compagno di vita e come prendersi cura della propria vita amorosa. Tratta di argomenti come l’arte di vivere bene, l’unione sessuale, il corteggiamento e il matrimonio, il ruolo della moglie, il processo di seduzione delle mogli degli altri, vivere come o con una cortigiana. Solo una parte dell’opera, il secondo libro, offre effettivamente istruzioni sessuali perché l Kamasutra è molto più interessato alle relazioni tra i sessi, alla ricerca di relazioni soddisfacenti e allo sviluppo della fiducia durante i rapporti sessuali.

E’ bene sapere che il Kamasutra era riferito ad un mondo di privilegiati, gli amanti dovevano essere ricchi. Gran parte del Kamasutra riguarda, infatti, la cultura che apparteneva a coloro che avevano tempo libero e mezzi economici; ad un élite urbana composta da principi, alti funzionari statali e ricchi mercanti.

Ad ogni modo l’obiettivo del Kamasutra è quello di guidare coloro che sperimentano il piacere sessuale e la realizzazione dell’amore verso il godimento. E’ legittimare il ruolo dell’esperienza di piacere attraverso il coinvolgimento dei cinque sensi, nell’uomo e nella donna, entrambi chiamati ad applicarsi per imparare questa arte.

Sebbene l’opera possa essere accusata, con buona ragione, di un certo sessismo, uno dei tempi più importante che si riflette in quasi ogni capitolo è la “fiducia“, o l’idea che non sono le abilità sessuali che fanno un buon amante, ma piuttosto la sua capacità di costruire la fiducia in una compagna. Scrive l’autore, infatti, che un uomo dovrebbe prendersi del tempo con la sua nuova moglie prima ancora di pensare all’avvio del rapporto sessuale. Dovrebbero trascorrere molto tempo insieme, conoscendosi e discutere di sesso usando parole morbide. Poi passare a sottili progressi e, infine, dopo dieci giorni o più, iniziare la prima unione sessuale.

Molto più interessato al comportamento che alla meccanica grezza del sesso per il Kamasutra la chiave per trovare il vero amore è imparare a leggere il comportamento del sesso opposto, in particolare della persona che si desidera, al fine di garantire che il comportamento possa essere modificato così da raggiungere il successo nel corteggiamento. Il Kamasutra non sostiene mai di rinunciare a una donna – suggerisce semplicemente di modificare il proprio agire per superare qualsiasi resistenza si stia incontrando semplicemente leggendo i desideri della persona che si vuole conquistare.

La parte dell’opera dedicata all’unione sessuale descrive i tipi di unione secondo le dimensioni, l’intensità e io desiderio. Gli uomini sono divisi in tre classi, a seconda delle dimensioni del loro fallo: lepre, toro o cavallo. Le donne sono classificate in base alla profondità della loro vagina: cervo, cavalla o elefante. La classificazione in cui ricade un uomo o una donna determina la classificazione a cui dovrebbe appartenere il suo partner. Per produrre un’unione uguale, la dimensione del pene di un uomo dovrebbe corrispondere a quella della vagina della sua partner. Ad esempio, una lepre maschio può stare con una femmina di cervo, ma non con una femmina di cavalla o elefante, ciò creerebbe una relazione ineguale. Una volta che un’unione è adeguata, un uomo e una donna possono iniziare a praticare lo Chatus-Shasti, o le 64 forme di unione sessuale, con l’obiettivo di raggiungere il vero appagamento del piacere.

La resistenza è un altro fattore che il Kamasutra classifica, dividendo uomini e donne in tre categorie: quelli a breve termine, quelli a tempo moderato e quelli a lungo termine. La vera unione arriva quando, “mediante l’incontro con gli uomini, la lussuria, il desiderio o la passione delle donne è soddisfatta”. Secondo il Kamasutra le donne dettano il soddisfacimento del desiderio poiché ci vuole più tempo per estinguere la loro “passione”. L’autore spiega che è abbastanza facile per un maschio raggiungere la soddisfazione. Non appena raggiunge l’orgasmo e il suo desiderio è sazio tutto, però, si conclude. Una donna raggiunge la soddisfazione molto più lentamente e in modo meno completo, quindi è importante che un uomo presti particolare attenzione a garantire il suo orgasmo per non rischiare di creare un rapporto sessuale ineguale.

Inoltre, in un’unione ideale, l’uomo e la donna dovrebbero produrre insieme le loro emissioni. Per fare ciò, “uomini e donne, essendo della stessa natura e provando lo stesso tipo di piacere”, dovrebbero iniziare il loro rapporto sessuale con l’uomo che eccita la donna prima che inizi il sesso, in modo che possa raggiungere il culmine “prima o simultaneamente con lui. ” Questa sezione dell’opera include, oltre ai diversi tipi di rapporti, i baci, le pressioni con le unghie, i morsi, il vigore sessuale e intensità. L’autore paragona il rapporto sessuale con il combattimento: durante il sesso, i partecipanti spesso sentono il bisogno di colpire con passione. Le aree da percuotere includono le spalle, la testa, lo spazio tra il seno, la schiena, le regioni centrali del corpo e i fianchi. Ad accompagnare questi colpi potrebbero esserci suoni sibilanti, ansimanti, tubazioni, piagnucolii o fusa.

Quando una donna vede che il suo amante è affaticato dalla copulazione costante e ancora non è stato soddisfatto, dovrebbe stenderlo sulla schiena e dargli piacere recitando la sua parte. Ma essa può anche anche soddisfare la propria curiosità e assecondare il proprio desiderio di novità. Montando sul maschio e controllando il ritmo e la durata del rapporto sessuale, assumendo così il ruolo attivo e dominante. Questo capovolgimento di ruoli rivelerà la vera natura di una donna e il libro offre istruzioni per rendere questo incontro un successo per entrambi i partner.

Il Kamasutra delinea anche i modi in cui il sesso dovrebbe finire. Dopo il raggiungimento dell’orgasmo gli amanti non dovrebbero guardarsi l’un l’altro e dovrebbero andare separatamente in lavanderia. Successivamente, dovrebbero bere e mangiare cibi leggeri insieme e portare avanti una piacevole conversazione mentre la femmina giace in grembo al maschio.

Degno di nota anche l’ultimo capitolo dell’opera dedicato a coloro che non riescono a trovare l’appagamento sessuale e ad amare. In esso vengono proposte altre tecniche per migliorare le proprie capacità di seduzione e per fare l’amore. Queste possono essere suddivise in alcune categorie principali: miglioramenti corporei, miglioramenti delle prestazioni sessuali e modifiche dei genitali.

Conclusioni
Il Kamasutra dimostra utilmente che la sessualità di solito supera la nostra capacità di elaborarla o parlarne. Tale godimento travolge e dobbiamo arrenderci, rinunciare a fantasie di controllo, motivo per cui le parole falliscono e le descrizioni letterarie possono sembrare inadeguate perché, rispetto all’esperienza reale, esse non sembrano mai avvicinarsi all’oggetto, ma rimangono in giro con un’aria stupida.

Non c’è niente di lontanamente simile al Kamasutra che anche per il suo tempo era sorprendentemente sofisticato. Un’opera che propone un’idea di piacere non come obiettivo superficiale, secondario ma, come il cibo e altri piaceri sensoriali, esso è necessario alla vita e va ricercato con moderazione e con cautela. E con le parole dell’autore “Non può essere disdegnato o ignorato, per paura di perdere le forze più vitali della vita”.

Certamente molte delle sue conclusioni e prescrizioni sono a dir poco bizzarre, ma bisogna riconoscere il fascino della sfacciata immediatezza nel confronto dei rapporti sessuali, le sottigliezze delle percezioni di sentimenti, gli umori e le emozioni, la delicatezza delle sfumature dell’amore rese da una mente libera da tutte le paure, le inibizioni, la goffaggine che mira all’accettazione e le pressioni sociali. In effetti, è questa franchezza, questa libertà dall’inibizione e dall’imbarazzo che dovrebbe guidare l’esperienza mentre proseguiamo nella comprensione del sesso così da poterlo collocare nel contesto dell’auto-realizzazione, piuttosto che come un atto eccitante in sé. È nostro dovere, nostra natura imparare, quindi, a godere dell’amore fisico nel miglior modo possibile.

 

  • Vatsyana. Kamasutra. Il capolavoro dell’arte amatoria indiana. Executive Editrice, 1980.
  • https://www.gradesaver.com/kama-sutra/study-guide/summary
  • https://scroll.in/article/746560/what-is-the-kamasutra-really-about-wendy-doniger-reads-the-classic-text
  • https://www.theguardian.com/books/2011/mar/25/kama-sutra-pleasure-haskar-review
  • https://www.webmd.com/sex/what-is-kama-sutra
  • https://www.amacad.org/publication/on-the-kamasutra
  • https://www.getstoryshots.com/books/kamasutra-summary/
Dr. Stefano Angelini

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