I disturbi del desiderio sessuale
I disturbi del desiderio si presentano sotto una vasta gamma di variabilità. Possono riguardare un temporaneo, e per questo non sempre preoccupante, calo dell’interesse verso la sessualità successivamente ad un lutto, nel corso di periodi particolarmente stressanti sotto il profilo lavorativo, in occasione di impegni gravosi o esami che portano la persona a mettere in secondo piano la sessualità o nel corso di una discordia di coppia. In questi casi non si può parlare di un vero e proprio disturbo sessuale a meno che lo scarso o nullo interesse verso la sessualità non persista nel tempo e rischi di compromettere l’eventuale relazione in atto o la possibilità di costruirne una. Tale calo del desiderio può, inoltre, essere causato da fattori organici o dall’uso di farmaci.
Nella variante situazionale la persona evita di proporre la sessualità solo in determinati contesti o con alcune tipologie di persone che vive, magari, semplicemente come non attraenti o sgradevoli o, in alcuni casi, come eccessivamente attive, aggressive o psicologicamente pericolose.
Le forme che comprendono una assente o scarso desiderio sessuale primario, ciò da sempre, possono essere dovute a gravi inibizioni relazionali e sessuali da parte della persona che la portano ad evitare la sessualità perché la immaginano troppo complessa e al di sopra delle proprie capacità. Altre volte sono causate da profonde difficoltà psicologiche e si manifestano come vere e proprie avversioni sessuali.
Fonti:
RifelliG. Sessuologia Clinica, Masson, 1997
Kaplan H. S. Manuale illustrato di terapia sessuale, Bompiani, 1975