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Archivio annuale Novembre 21, 2022

La disfunzione erettile

La disfunzione erettile è definita come la l’incapacità a raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente che consenta un’attività sessuale soddisfacente. La difficoltà si manifesta in maniera variabile non solo da individuo a individuo, ma in momenti diversi nella stessa persona. L’erezione può essere completa o quasi e scomparire prima del rapporto, oppure diventare tanto debole da permettere l’introduzione del pene in vagina solo con l’aiuto delle mani, qualche volta può durare più a lungo e scomparire durante i movimenti coitali prima che la persona raggiunga l’orgasmo; in alcuni casi il pene rimane semirigido per tutto il tempo dei preliminari, così che la penetrazione non può nemmeno essere tentata.

Disfunzioni Sessuali Femminili

Le disfunzioni sessuali femminili sono manifestazioni di comportamenti, pensieri ed emozioni sgradevoli per la donna che tendono ad automantenersi compromettendo in parte o completamente il benessere sessuale.

Comprendere e superare l’Eiaculazione Precoce

Probabilmente l’eiaculazione precoce è il disturbo sessuale più frequente tra gli uomini.

I disturbi da dolore sessuale: Vaginismo e Dispareunia

Il vaginismo è caratterizzato da una contrazione involontaria dei muscoli del terzo esterno della vagina che si presenta ogniqualvolta si tenti di introdurre un corpo estraneo: il pene,il tampone, il dito, anche il proprio.

Il vaginismo è una reazione globale di paura; la penetrazione sembra ridursi ai suoi soli significati aggressivi e violenti, la donna è consapevole del pericolo fantasticato e a differenza della dispareunia non attende il segnale del dolore per difendersi, si trasforma fin dall’inizio in una fortezza. 

L’anorgasmia

Con il termine anorgasmia si indica l’impossibilità di raggiungere l’orgasmo. Essa si presenta in varie forme: alcune donne non sono mai riuscite a provare un orgasmo con nessun tipo di stimolazione, per altre la difficoltà compare solo al momento del rapporto sessuale. Per alcune la difficoltà è transitoria e varia la sua incidenza a seconda dei periodi, mentre per altre rimane stabile nel tempo. E’interessante notare che alcune donne sono fortemente disturbate dall’anorgasmia, altre si dicono comunque soddisfatte dall’intimità e dal piacere che ricavano dalla loro sessualità. Alcune donne, pur rimanendo anorgasmiche, sperimentano piacevoli esperienze erotiche, altre perdono completamente ogni interesse. 

I disturbi del desiderio sessuale

I disturbi del desiderio si presentano sotto una vasta gamma di variabilità. Possono riguardare un temporaneo, e per questo non sempre preoccupante, calo dell’interesse verso la sessualità successivamente ad un lutto, nel corso di periodi particolarmente stressanti sotto il profilo lavorativo, in occasione di impegni gravosi o esami che portano la persona a mettere in secondo piano la sessualità o nel corso di una discordia di coppia.  In questi casi non si può parlare di un vero e proprio disturbo sessuale a meno che lo scarso o nullo interesse verso la sessualità non persista nel tempo e rischi di compromettere l’eventuale relazione in atto o la possibilità di costruirne una. Tale calo del desiderio può, inoltre, essere causato da fattori organici o dall’uso di farmaci.

L’ansia da prestazione sessuale

Se ne parla tanto ma cosa si intende per ansia da prestazione sessuale? Proverò a definirla facendomi aiutare da una metafora. Immaginate di avere due amici che ogni tanto vi invitano a cena. Il primo, voi pensate, quando vi invita si aspetta che voi mangiate tutto: antipasto, primo, secondo, contorno, dolce, frutta, caffè e ammazza caffè. Il secondo, voi pensate, vi lascia liberi di mangiare quello che desiderate. Con chi uscireste più spesso? Non è difficile immaginare che la scelta più ovvia sia propendere per il secondo amico, quello che pensate vi lasci liberi di scegliere ciò che più desiderate, ciò che sentite di poter mangiare secondo la vostra fame ed il vostro gusto del momento.

La dipendenza sessuale

Possiamo definire la dipendenza sessuale come una relazione distorta con il sesso attraverso la quale la persona ricerca il piacere, dà senso alla vita, allevia lo stress, fugge dai sentimenti negativi o dolorosi, dalle relazioni intime che non è capace di gestire. Questa relazione diviene il bisogno fondamentale rispetto al quale tutto il resto viene sacrificato, comprese le persone che vengono considerate solamente come oggetti da usare. I dipendenti sessuali hanno perso il controllo sulla loro capacità di dire no, sulla loro abilità di scegliere. Il loro comportamento sessuale diviene parte di un ciclo di pensieri, sentimenti ed azioni che non sono più in grado di controllare.

Eiaculazione ritardata o assente

L’eiaculazione ritardata consiste nell’incapacità della persona ad abbandonarsi al riflesso liberatorio dell’orgasmo. Esistono variazioni del quadro clinico per cui esistono casi in cui non è mai stato possibile raggiungere l’orgasmo magari anche in presenza di polluzioni notturne accanto ad altri la cui incapacità si manifesta solo al momento di eiaculare in vagina. La maggior parte dei pazienti presenta un comportamento che è compreso tra questi due estremi: sono capaci di rispondere adeguatamente all’autostimolazione in privato ma diventano completamente inibiti di fronte ad una donna.

Perché le persone usano la pornografia?

Il massiccio utilizzo di materiale pornografico nella società attuale, porta inevitabilmente a interrogarsi su quali siano le motivazioni che spingono adulti e giovani adulti a ricorrere alla pornografia. Le ragioni e i significati pratici possono essere diversi, a seconda delle esigenze individuali e/o di coppia e della fase di vita che la persona sta attraversando. Il ricorso a materiale erotico può essere intenso o acquisire caratteristiche episodiche a carattere prevalentemente esploratorio e ludico. In generale, le motivazioni che spingono all’uso della pornografia online possono essere di tre tipi:

Funzione LUDICA

Innanzitutto il porno può essere utilizzato per fantasticare ed eccitarsi sessualmente. Diversi studi rilevano che la gratificazione sessuale è il motivo più frequente per il coinvolgimento della pornografia e che viene spesso consumata per scopi piacevoli. Per la maggior parte degli uomini la pornografia è un modo semplice per rilassarsi fisicamente, eccitarsi e raggiungere la soddisfazione sessuale, attraverso la masturbazione, mentre guardano il contenuto pornografico o subito dopo. Il porno allarga gli orizzonti della sperimentazione, della curiosità e del desiderio.

Esso stimola la fantasia, permettendo all’utente di costruire il proprio film, con riscritture personali e soggettive, a partire dagli stimoli ottenuti da ciò che sta visionando. Inoltre sollecita a scoprire inclinazioni e piaceri ai quali il soggetto non aveva mai pensato in precedenza. Attraverso il porno l’utente può proiettarsi sui personaggi coinvolti nella scena, immaginando di essere al posto loro. Il ‘divo porno’ possiede caratteristiche fisiche e prestanti eccezionali, che lusingano l’utente e favoriscono l’immedesimazione, consentendogli in questo modo di sopperire a eventuali incertezze e difficoltà.

Nel mondo della pornografia non si applica nessuna restrizione: gli uomini possono guardare qualsiasi donna, nel modo e per il tempo che desiderano, senza il rischio di essere respinti, come spesso accade nella realtà. Nel porno la donna tratta l’uomo nella maniera in cui lui desidera e questo conferisce all’uomo un senso di potere, forza, controllo e virilità, contro l’insicurezza, le paure e la perdita di controllo che caratterizzano le relazioni nel mondo reale.

La pornografia rappresenta in questo senso un porto sicuro entro il quale gli uomini possono ancora dominare indisturbati. Al tempo stesso però, le capacità e l’infallibilità del divo possono divenire un freno ed una minaccia al processo di identificazione: lo spettatore infatti può riconoscere di non possedere le abilità richieste all’eroe e che di conseguenza non può neanche ambire a entrare nelle grazie delle ‘pornoattrici’, le cui caratteristiche fisiche ed erotiche sono a disposizione solo di chi sia alla loro altezza.

E ciò può causare un senso di frustrazione e inadeguatezza in ragazzi e ragazze che non hanno le competenze per comprendere gli elementi di finzione e di forzatura nascosti nel materiale pornografico. Moltiplicando fantasie, il porno può quindi moltiplicare anche le frustrazioni: l’utente può solo vedere e immaginare, ma non può agire. Inoltre il contatto con infiniti generi sessuali può essere fonte di eccitazione, ma anche di interrogativi e domande su di sé, su cosa sia la normalità rispetto ai canoni sociali previsti.

 

Funzione INFORMATIVA

Un’altra funzione riconosciuta al porno che ricorre nell’esperienza di molti. Il porno risponde all’esigenza comune di ragazzi e ragazze di affrontare “la prima volta”, offrendo la possibilità di vedere in concreto “come si fa”. Arrivare preparati e mostrarsi capaci e informati in campo sessuale risulta per loro molto importante. Guardare porno consente di discriminare dal punto di vista soggettivo ciò che piace e ciò che non piace, di immaginare sviluppi possibili per la propria sessualità ed evitare situazioni spiacevoli o inopportune quando ci si ritroverà a viverle nella realtà.

Ed anche dopo aver superato lo scoglio della prima volta, il porno continua a mantenere la sua funzione di istruttore riguardo a pratiche e orientamenti non comuni che incuriosiscono e attraggono, fornendo a chi lo utilizza una cultura sessuale ampia e variegata, un’erudizione personale enciclopedica in tema di sessualità. È ormai presumibile, con approssimazione di errore molto bassa, che la quasi totalità degli adolescenti e dei giovani maschi di ogni parte del mondo raggiunta da internet si socializzino alla sessualità anche, e a volte soprattutto, attraverso materiali pornografici resi disponibili gratuitamente in rete. Ciò è vero anche in Italia,  dove alla scarsa confidenza tra genitori e figli relativamente alle discussioni intorno al tema della sessualità, e alla mancanza di educazione sessuale nelle scuole, sopperisce la pornografia che svolge un importante ruolo di informatore scientifico sulla sessualità.

Tuttavia l’imparare dalla pornografia porta con sé alcuni rischi: perdere di vista la dimensione affettiva e relazionale per privilegiare quella sessuale; venire a conoscenza di pratiche che si possono trovare eccitanti, ma che rimangono confinate alla  dimensione del desiderio, poiché non si ha modo di tradurle in esperienze concrete; trattare ogni atto sessuale ritratto nella pornografia come un caso di sessualità esemplare, cioè pensare che ciò che funziona nel porno, funzioni anche nel mondo reale e questo porta a crearsi aspettative irrealistiche sulla realtà, oggettivare il ruolo della partner come alternativa equivalente al porno, riproducendo stereotipi di genere molto radicati.

Funzione COMPENSATIVA

Infine, il porno viene utilizzato da molti ragazzi per sostituire l’attività sessuale che in un dato momento e per svariate ragioni è venuta a mancare o che non è ancora stata sperimentata. Inoltre il porno viene utilizzato per fantasticare anche quando si è coinvolti in un rapporto stabile di coppia, ma si vogliono compensare bisogni e voglie di pura fantasia, sperimentando per via ludica e immaginifica pratiche sessuali che si trovano particolarmente eccitanti, ma che non si oserebbe proporre nella realtà.

Queste necessità legittimano l’utilizzo del porno per compensare e soddisfare ciò che i ragazzi chiamano “esigenza maschile”. Anche in questo caso però il consumo di pornografia può comportare effetti negativi: la scelta facile e sicura del porno può portare i ragazzi a preferire il sesso virtuale alla realtà, distogliendoli dall’opportunità di conoscere persone e avviare relazioni reali, con tutti gli sforzi e gli investimenti di tempo e denaro che queste comportano. Per non parlare dei possibili rifiuti e frustrazioni. Nel porno non ci sono rischi, intoppi o pericoli, un vero rifugio dalla vita reale. Il rischio però è che spesso diventa difficile distinguere tra fantasia e realtà.

Articolo scritto con il contributo della Dott.ssa Natalina Di Pilato

Bibliografia

Bonato, I. (2017). Il consumo di pornografia in preadolescenza: problemi e prospettive educative. Dottorato di ricerca in scienze pedagogiche, università di Bologna.

Paul, P. (2007). Pornopotere. Come l’industria porno sta trasformando la nostra vita Trad. Romeo, A. (a cura di). Grandi & Associati. Milano: Orme editori.

Stella, R. (2016). Corpi virtuali, una ricerca sugli usi erotici del web. Milano-Udine: Mimesis Media/Eros.

Stella, R. (2018). Porn culture, embodied experiences and knowledge of sexual practices. Sexualities, 0, 0, 1–17.

 

Immagine: The Flood (particolare)

Perché tradiamo? Viaggio all’origine dell’infedeltà

L’infedeltà è considerata una grave trasgressione relazionale ed è una delle ragioni più comunemente citate per il disagio e la compromissione di una relazione. Rappresenta un fattore significativo nella previsione degli esiti del disagio psicologico e del divorzio. È forse il problema più complesso incontrato da consulenti e psicologi di coppia e famiglia. Per questo molti ricercatori della famiglia e del matrimonio hanno studiato questo fenomeno per comprenderne le ragioni oltre che le sue conseguenze sull’altro partner e sui figli.

Nella cultura occidentale, l’infedeltà relazionale è percepita come una violazione della norma della monogamia ed è considerata perlopiù inaccettabile sebbene il sesso extraconiugale e, più in generale extra relazionale, è relativamente comune e sempre più frequente nella maggior parte delle culture. Viene ampiamente vissuta come una trasgressione della relazione sentimentale, come una violazione interpersonale della fiducia e dell’impegno con conseguenze rilevanti per i partner coinvolti, inclusa la compromissione del legame relazionale.

Le persone tradiscono perché alcuni aspetti della loro relazione non soddisfano le loro aspettative. Coerentemente con questa nozione, la ricerca ha scoperto una varietà di fattori psicologici, biologici e sociali che sono stati associati all’infedeltà, la maggior parte dei quali riguarda la qualità della relazione. In sintesi, l’infedeltà viene descritta come un sintomo di difficoltà relazionali vissute dalle coppie o da uno dei partner. È anche vero che alcune persone sono motivate ad avere relazioni spinte da elementi indipendenti dalla cattiva salute delle relazioni.

Tipologie di infedeltà

Esistono vari tipi di infedeltà relazionale che chiamiamo infedeltà emotiva, infedeltà sessuale e infedeltà online.

L‘infedeltà emotiva include il coinvolgimento dei sentimenti nei confronti di una persona e il desiderio di godere della sua compagnia al fine di sviluppare una connessione emotiva con quella persona. Può essere intesa come “un intenso attaccamento emotivo al di fuori della principale relazione amorosa”.

L’infedeltà sessuale implica un impegno fisico e sessuale con una o altre persone diverse dal coniuge o dal partner fondamentalmente per avere rapporti sessuali.

A queste tipologie di tradimento se ne è affiancato, da alcuni anni, uno nuovo, quello online, il quale, oltre a favorire la creazione di relazioni extra relazionali di incontro di tipo sessuale ed emotivo può includere diversi comportamenti tra cui il cyber-sesso, la chat incentrate su temi sessuali, lo scambio di immagini di nudo (la condivisione di immagini sessualmente provocatorie), i flirt e le relazioni online oltre, ovviamente, alla visione di pornografia.

Questo tipo di infedeltà è piuttosto nuova e sono state condotte poche ricerche su di essa, ma ciò che emerge dimostra che anche quando i comportamenti sessuali sono limitati alle attività online, i partner possono comunque perdere la fiducia nei loro partner o coniugi.

Poiché i tassi di prevalenza di questo tipo di infedeltà sono relativamente alti, sembrerebbe esserci sia una domanda che un’ampia offerta di potenziali partner di infedeltà. Gli alti tassi di coinvolgimento con i servizi di relazione online, in particolare nelle culture occidentali, suggeriscono che l’opportunità di incontrare partner è relativamente infinita.

Tuttavia, le percezioni variano a seconda che tutti i suddetti comportamenti costituiscano o meno infedeltà online. La percezione e la definizione di infedeltà online dipendono dalla persona che giudica il comportamento, poiché molte persone che si impegnano in questi comportamenti spesso non li considerano infedeltà perché, in molti casi, manca il contatto fisico. Molte persone percepiscono i comportamenti che si verificano solo online come meno offensivi di quelli che si verificano “nella vita reale”.

Il mondo virtuale incoraggia e tutela l’infedeltà attraverso l’anonimato, l’opportunità e la fuga. La visita di siti web sessualmente aperti è un fattore che contribuisce ad aumentare la probabilità di cercare altri partner al di fuori della propria relazione.

Esistono diverse motivazioni all’infedeltà.

L’inattività sessuale è pericolosa, scriveva Woody Allen, produce corna. E’ indubbio che la frustrazione derivante da un desiderio sessuale inappagato per la scarsa intimità nella coppia sia una delle più forti motivazioni al tradimento ma ce ne sono anche atre. Tra queste la rabbia nei confronti del partner poco presente fisicamente ed affettivamente, la mancanza di amore verso il partner, lo scarso impegno attribuito al partner che non investe nello sviluppo della relazione, il bisogno di una maggiore autonomia dalla relazione, il sentirsi poco desiderati o trattati male, l’interesse per un numero maggiore di partner sessuali e, infine, come un mezzo per ferire il partner o per porre fine alla relazione stessa.

Quali differenze tra uomo e donna?

Già dagli anni ’80, numerosi studi hanno mostrato differenze tra uomo e donna in relazione all’infedeltà. Entrambi i sessi rispondono negativamente all’infedeltà di un partner, ma la natura dell’infedeltà suscita risposte diverse. Gli uomini riferiscono di essere più turbati da una relazione sessuale. Le donne, invece, da una relazione emotiva.

I primi citano di essere più interessati alle connessioni sessuali, mentre le seconde cercano di trovare un’amicizia, che viene deliberatamente considerata una connessione emotiva e un’infedeltà, anche a prescindere da un fattore fisico. Per gli uomini, l’infedeltà consiste nello sperimentare un’interazione fisica, tipicamente sessuale, senza impegno emotivo. Gli uomini hanno dunque significativamente più probabilità di riferire livelli elevati di rabbia per una slealtà fisica del partner rispetto alla slealtà emotiva.

Gli uomini hanno maggiori probabilità delle donne di cercare partner tramite internet ed impegnarsi in attività sessuali esclusivamente online. Sebbene il divario nei comportamenti stia costantemente diminuendo, emerge che gli uomini sono più liberali delle donne nella loro percezione dell’infedeltà e più propensi a praticarla.

Dalle ricerche emerge ripetutamente anche la discriminante per cui le donne scelgono anche attraverso la ricerca online più spesso l’infedeltà emotiva, mentre gli uomini quella fisica. Questi schemi tendono a manifestarsi anche nelle reazioni basate sulla gelosia: ogni sesso è più turbato dal tipo di infedeltà in cui è più probabile che ciascuno si impegni: gli uomini sono cioè più turbati delle donne dall’infedeltà sessuale e le donne dall’infedeltà emotiva.

Quali sono i fattori che favoriscono il comportamento infedele?

La ricerca ci dice che le persone che vivono un disagio psicologico o si trovano in un momento caratterizzato da ansia o depressione, che presentano un basso livello di autostima o un attaccamento insicuro sono più esposti all’infedeltà coniugale.

La dipendenza dall’alcool e il consumo illecito di stupefacenti sono anch’essi fattori correlati con una maggiore incidenza di infedeltà coniugale. La storia e le influenze familiari passate possono allo stesso modo incrementare il rischio futuro di infedeltà. Un numero elevato di precedenti partner sessuali e genitori che hanno vissuto una vicenda simile di infedeltà coniugale aumentano la probabilità di replicare l’esperienza a propria volta.

L’infedeltà dei genitori può raddoppiare potenzialmente il tasso di infedeltà nei bambini divenuti adulti rispetto a ciò che accade nei bambini che non ne sono soggetti.

Diverse ricerche hanno studiato l’impatto del livello di istruzione sull’infedeltà coniugale. Le persone altamente istruite sembrano avere maggiori probabilità di impegnarsi nell’infedeltà coniugale.

Sembra contare anche l’effetto generazionale in quanto le generazioni nate nel ventesimo secolo mostrano atteggiamenti molto meno limitati nei confronti del sesso occasionale rispetto a quelle nate in precedenza.

Conseguenze dell’infedeltà

L’infedeltà coniugale di solito viene condotta in silenzio e quindi fa sì che un partner si senta non solo ferito, ma anche tradito dall’altro. Crea angoscia e riduce la soddisfazione relazionale in entrambi i coniugi. Inoltre, sia le vittime che coloro che commettono l’infedeltà coniugale hanno spesso esiti negativi, ad esempio una diminuzione dell’autostima, un aumento del rischio di disagio psicologico, sentimenti di vergogna e senso di colpa e abbassamento del tono dell’umore. Gli studi hanno dimostrato che l’infedeltà non solo può avere effetti negativi sulla relazione ma può essere vissuta come l’esperienza più spaventosa e devastante che minaccia una relazione e portarla fino alla sua chiusura.

L’infedeltà dei genitori colpisce anche i bambini in modi che potrebbero non essere sempre evidenti agli adulti coinvolti, specialmente se la relazione porta al divorzio. I bambini reagiscono al problema in modi individuali, ma reazioni come imbarazzo, confusione, rabbia e diffidenza sono universali. Si sentono traditi quando un genitore tradisce un coniuge. Oltre a ciò, l’infedeltà dei genitori produce ansia, confusione e angoscia tra i bambini. L’impatto può variare in base al sesso, all’età e persino alla cultura del bambino. Lo stato di sviluppo cognitivo ed emotivo, durante questo periodo sensibile, può inibire o perpetuare l’esercizio della lealtà unilaterale nei confronti di un genitore. L’infedeltà dei genitori intacca la capacità dei figli di fidarsi dei partner romantici. La fiducia, infatti, svolge un ruolo vitale nella creazione e nel mantenimento di relazioni sane e soddisfacenti.

Riconoscerne i segni

L’infedeltà coniugale può essere riconosciuta? I partner infedeli possono mostrare diversi comportamenti durante il periodo in cui sono coinvolti nell’infedeltà relazionale come migliorare il proprio aspetto ad esempio, evidenziare problemi finanziari, cambiare abitudine di lavoro, ridurre l’intimità nella coppia coniugale, diventare riservati, acquistare un nuovo cellulare, telefonare segretamente, avere molti messaggi dubbi, rispondere a tarda notte, evitare di rispondere a strane telefonate se il partner è vicino, rimuovere frequentemente messaggi, mentire su regali significativi e addurre ragioni per saltare spesso i pasti in famiglia.

Hackathorn J. & Ashdown B.K., The Webs We Weave: Predicting Infidelity Motivations and Extradyadic Relationship Satisfaction, The Journal of Sex Research, 2021, VOL. 58, NO. 2, 170–182

Taghi Pour M et al., Infidelity in Marital Relationships. Psychol Psychology Res Int J 2019, 4(2): 000200

Jana Hackathorn, Brien K Ashdown, The Webs We Weave: Predicting Infidelity Motivations and Extradyadic Relationship Satisfaction, April 2020, The Journal of Sex Research 58.3

Selterman, D., Garcia, JR e Tsapelas, I. (2020), What Do People Do, Say, and Feel When They Have Affairs? Associations between Extradyadic Infidelity Motives with Behavioral, Emotional, and Sexual Outcomes, Journal of Sex & Marital Therapy, 47:3, 238-252

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